Siamo nati per essere abbracciati, tenuti per mano, accarezzati.
Abbiamo bisogno del contatto fisico. Dipendiamo da esso per vivere in pace.
E siamo infinitamente più felici quando riceviamo da ogni relazione affettiva che viviamo, la giusta quantità di abbracci, baci e altri gesti di affetto.
Forse tanti già lo sanno, ma siamo veramente consapevoli del potere dei gesti affettuosi?
Li apprezziamo nella giusta maniera?
Quando si è piccoli, ricevere affettuosità è più semplice.
I genitori giocano spesso e affettuosamente con i propri bambini e in questo modo rafforzano il loro legame.
C’è un ormone che aiuta il processo di questo legame: l’ossitocina, che aumenta nei momenti di affetto.
I bambini che ricevono pochi gesti di affetto, hanno più probabilità di sviluppare in seguito, insicurezza, poca autostima e non solo.
Hanno bisogno, letteralmente, del contatto fisico per crescere fisicamente ed emotivamente in modo sano.
E in età adulta? Che potere hanno questi gesti? Sono ugualmente potenti? Senza dubbio!
La ricerca in quest’area ha dimostrato, ad esempio, che il tocco ha un potere terapeutico e che è molto più probabile sostenere trattamenti invasivi in modo meno doloroso quando c’è qualcuno che ci tiene la mano.
No, non è magia, è la forza dell’amore.
Ma c’è di più, c’è molto di più.
Quando perdiamo il controllo, riesce più facile controllare la rabbia o l’ansia, se c’è qualcuno che ci tocca in modo gentile e rassicurante.
A volte basta una mano sulla spalla, sul braccio, per osservare un cambiamento emotivo in chi sta vivendo un qualche disagio.
È attraverso il tocco, più che attraverso le parole, che diciamo “mi piaci”.
È attraverso il contatto che creiamo i legami affettivi. Ecco perché nessuna relazione d’amore è davvero forte se non è presente un’intimità sana e regolare.
Inoltre sembra che le coppie che raramente scambiano gesti affettuosi tra loro, siano molto più vulnerabili al divorzio.
Diverse ricerche hanno confermato l’effetto benefico e terapeutico di un abbraccio sul nostro corpo e sulla nostra mente.
Le persone che si abbracciano spesso, hanno meno probabilità di soffrire di pressione alta, di stress e depressione.
L’abbraccio migliora l’autostima e la fiducia, allevia i dolori, protegge il cuore e rinforza il sistema immunitario.
Infine un abbraccio, non è mai fine a se stesso, non è mai un “semplice abbraccio”, ma è uno scambio silenzioso di umanità, di comprensione.
È un modo per comunicare il proprio affetto, il proprio sostengono, un modo per dire :”ci sono e puoi appoggiarti a me.”
Per essere davvero benefico un abbraccio dovrebbe durare almeno 20 secondi ed è per questo che quando restiamo abbracciati a lungo, avvertiamo una sensazione di forte benessere.
Il contatto fisico è fondamentale dal giorno in cui nasciamo fino al giorno in cui moriamo.
Sapete che gli anziani si sentono spesso indesiderati semplicemente perché non c’è nessuno che li coccoli e li abbracci?
Certo non possiamo andare in giro a distribuire baci e abbracci a chiunque, ma possiamo elargire ai nostri cari, tutti i gesti d’affetto possibili.
Senza timidezza o reticenza, senza strafare o essere invasivi, ma presenti con le nostre testimonianze di affetto.
Un articolo interessante, da condividere con i vostri amici … insieme ad un abbraccio!