Una volta lessi una vecchia benedizione messicana che diceva: “Ho liberato i miei genitori dalla sensazione di avere fallito con me..”
e pensai alle innumerevoli volte in cui avevo giudicato i piccoli “difetti” di mia madre, anche quando l’errore non era suo.
Poiché avevo bisogno di trovare un capro espiatorio per le mie difficoltà, traumi e afflizioni, il modo più semplice e sicuro era sempre quello di accusare la persona che mi avrebbe certamente perdonato: mia madre.
Oggi voglio liberare mia madre dalla sensazione che lei mi abbia deluso.
Voglio che sappia che anche se non sono d’accordo con alcune delle azioni che ha compiuto in passato, so che le ha fatte perché pensava sarebbe stato meglio per me in quel momento.
Voglio farla sentire leggera, senza rimpianti o sensi di colpa, e voglio che si renda conto di quanto sia servito averla come pilastro ed esempio per la nostra casa.
Voglio che mia madre sappia, anche se l’avrà sentito innumerevoli volte, che anche quando si sforzò di non affondare, la ritenevamo forte e
troppo dolce per fallire
Voglio che sappia quanto sono grata e quanto comprendo le strade, a volte sbagliate, che ha percorso per renderci felici.
C’è una frase di Padre Fábio de Mello che recita:
“Dimmi chi più hai perdonato nella vita e saprò chi hai amato di più”.
Non sono molto d’accordo con questa frase se si riferisce alle relazioni amorose, c’è sempre troppa confusione quando si tratta di amore, ma se riferita al cuore di una madre, questa frase acquisisce significato e autenticità.
Perché, in generale, impariamo presto che è lì, è in quel profumo familiare che troviamo rifugio, affetto e infinite volte il perdono.
Una madre sbaglia, ma mentre cerca di fare del suo meglio.
Sbaglia quando si assenta, ma cerca solo di insegnarci ad essere indipendenti.
Sbaglia quando è troppo presente, ma cerca solo di sostenerci e di farci compagnia.
Sbaglia quando priva o quando trattiene i propri figli, sbaglia quando li coccola e si preoccupa. Sbaglia quando diventa una leonessa per difendere i suoi cuccioli cercando di essere imparziale.
Sbaglia quando diventa drammatica, quando cerca di nascondere gli errori dei suoi figli.
Sbaglia quando soffre al nostro posto, quando ignora il valore del dolore per fare esperienza.
Sbaglia quando sopporta tutto e quando mette i puntini sulle “i”.
Ma ciò che una madre non fa, è rinunciare.
Anche quando sente di non farcela, resta lì e cerca comunque di fare del suo meglio.
Anche sbagliando, ci benedirà sempre.
Una madre non si arrende mai.
Anche quando finge di ignorarci, nella sua anima prega Dio per noi.
Anche quando si allontana, non ci abbandona. Anche quando non è d’accordo con noi, ci amerà per quello che siamo.
Solo nostra madre ci conosce senza le maschere che acquisiamo nel tempo.
Solo lei conosce le nostre paure più antiche e può spiegare le origini delle nostre angosce e delle nostre difficoltà.
Cresciamo, acquisiamo nuovi usi e costumi e ci rendiamo conto che non tutto era perfetto in casa nostra.
Diventiamo critici, contestiamo l’educazione ricevuta e cerchiamo di educare i nostri figli in modo diverso.
Ma una parte di noi continua a ripetere che quegli errori infondo, erano giusti.
E senza rendercene conto, ci ritroviamo a ripetere quei discorsi, quei consigli dei nostri genitori. Ripetiamo le storie che ci venivano raccontate, usiamo quelle vecchie ricette, cerchiamo di continuare le tradizioni.
Oggi chiedo a Dio di aiutarmi a perpetuare il grande amore di mia madre per i suoi figli.
Che entrando in casa, io dimentichi il peso della mia giornata e possa sentirmi leggera e presente in compagnia di mio figlio.
Che io possa ispirarlo ad essere buono, forte e paziente, che riesca a fargli comprendere il valore dell’amor proprio.
Che io abbia sempre la forza di inginocchiarmi e chiedere a Dio per lui, la Sua protezione.
Che io riesca a fare più cose giuste che sbagliate e che mio figlio possa sempre perdonare i miei errori, le mie assenze.
Che capisca che nella mia inesperienza, desidero solo il suo bene.
Che mia madre sia sempre presente nei miei pensieri, che mi aiuti a ripetere i suoi buoni esempi, che mi perfezioni nell’amore.
E un giorno, quando consegnerò mio figlio al mondo, possa lui contare su tutto ciò che abbiamo costruito insieme, possa affrontare la vita sicuro di se stesso e con il cuore in pace.
Un giorno, guardando mio figlio ancora una volta, spero di vedere brillare nei suoi occhi la soddisfazione per essere riuscito a trovare la sua strada o che ci stia almeno provando.
Quello che tutte le madri vogliono, in conclusione, è solo una cosa: che i propri figli siano felici…