Ansia e depressione non sono sinonimi di debolezza, ma segnali di lotta. Ecco come curarle

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By Deborah Doca

A quanti di noi risultano familiari queste frasi : ” Tu non ne vuoi uscire”, “Non ci pensare, ma esci e svagati “, “Cerchi solo di attirare l’attenzione”, ” Alzati da quel letto e combatti ” per averle sentite, forse per averle anche pronunciate.

Perché la depressione è da sempre sottovalutata, vista semplicemente come una debolezza, una sorta di pigrizia fisica e mentale, accusata e svilita come patologia.
E dire che non ci sogneremmo mai di accusare un malato di cuore, di artrite …

La depressione non è fragilità 

È facile pensare che una persona depressa sia in realtà una persona estremamente debole e vulnerabile, priva di carattere e inadeguata nei confronti della vita.
Non è così.

Ci sono personalità più forti e meno forti, ma la depressione può colpire chiunque e in qualsiasi momento.
L’ignoranza sulla materia e sciocchi pregiudizi, hanno ammantato una grave patologia di giudizi sbagliati e superficiali.
Un grave errore e con gravi conseguenze.

In questo modo una persona depressa proverà una sorta di vergogna a sentirsi tale, cercherà di negare il suo disturbo al mondo e anche a se stessa, escludendo così, la possibilità di chiedere aiuto tempestivamente.

Colette Dowling,scrittrice americana, afferma :
“Nessuno vuole ammettere di essere depresso. È come ammettere di avere una scarsa forza di volontà. In qualche modo ci siamo fatti l’idea che i coraggiosi non si lasciano andare alla depressione.”

Un pensiero questo che genera quelle frasi riportate nell’introduzione, una faciloneria che peggiora solo lo stato delle cose : “Reagisci che non è la fine del mondo “, “Scuotiti e cresci ” … parole inutili e dannose.

La depressione è molto, molto di più del sentirsi semplicemente giù di tono

Coinvolge e colpisce l’umore, le percezioni, i pensieri, i movimenti, il tutto e il dolore emotivo, non è meno grave di un dolore fisico, non va ignorato né sottovalutato.

Il dolore emotivo non guarisce da solo 

Non sparisce nel nulla, non passa senza un aiuto valido, senza uno specialista che aiuti a gestire il dolore che ha provocato lo stato depressivo.

Non è una ferita cui basti un po’ di disinfettante e un cerotto, ma una condizione che colpisce gravemente il sistema nervoso e la chimica del cervello.

Non curare una depressione, così come l’ansia, può avere effetti devastanti esattamente come ogni altra grave malattia non curata.

E l’ansia cos’è?

Una sorta di viaggio spaventoso sulle montagne russe.
Immaginate una calda giornata estiva in un parco giochi. Ci sono le montagne russe e decidiamo di “affrontarle”. Sotto un sole cocente ci mettiamo in fila, la fila è lunga e il sole ci batte sulla testa. Iniziamo a sentire un forte disagio, un malessere fisico, un senso di debolezza, ma siamo lì per divertirci e saliamo comunque sul nostro vagone.

Ma il battito cardiaco accelera, arrivano le vertigini, tutto gira e il respiro si fa pesante. Nella testa c’è caos, nel petto qualcosa ci opprime, sentiamo che qualcosa di brutto sta per accadere, ma non riusciamo ad agire, siamo come paralizzati.

Urliamo , ma è un grido soffocato, vorremmo fermare la giostra ma non possiamo …
Un attacco d’ansia è così : prima o poi la giostra si fermerà, ma non sappiamo quando e l’incertezza è spaventosa, come la salita.

E la depressione cos’è? 

È un’anima al buio, una tristezza infinita o il niente assoluto. È il vuoto e l’apatia di giorni senza notti e notti senza giorno.
Molto spesso ansia e depressione sono collegate : compagne inseparabili del male emotivo.

Ma la depressione certamente NON è :

una mancanza caratteriale, un’assenza di forza e di volontà, qualcosa di cui vergognarsi o farsene una colpa, qualcosa da cui non si possa più uscire.

La depressione si può curare 

Si, una persona depressa può guarire, può tornare a vivere la sua vita di sempre, riallacciare rapporti, costruire qualcosa di nuovo e di più forte.
L’aiuto di un professionista è fondamentale ed incoraggiare a percorrere questa strada, è il modo migliore per aiutare chi soffre di questa patologia.

desperate man crying under rain

Erich Fromm, psicologo, sociologo, filosofo, psicanalista ed accademico tedesco, scriveva:

“La depressione non equivale al dolore; il vero depresso ringrazierebbe il cielo se riuscisse a provare dolore. La depressione è l’incapacità di provare emozioni. La depressione è la sensazione di essere morti mentre il corpo è ancora in vita. Non equivale affatto alla pena e al dolore, con i quali anzi non ha niente in comune.
Il depresso è incapace di provare gioia, così come è incapace di provare dolore. La depressione è l’assenza di ogni tipo di emozione, è un senso di morte che per il depresso è assolutamente insostenibile. È proprio l’incapacità a provare emozioni che rende la depressione così pesante da sopportare.”

Non si sceglie di essere depressi o ansiosi 

Nessuno può escludere di ammalarsi di depressione, soffrire d’ansia non è una scelta e questo deve essere molto chiaro a tutti.

Sono patologie emotive che indicano invece una lotta interna ed esterna estenuante, che ha minato alla fine il sistema nervoso.
L’ansia e la depressione non arrivano improvvisamente, dall’oggi al domani, ma sono la conseguenza della lotta contro le difficoltà della vita e dell’aver resistito troppo a lungo ai suoi assalti.

È importante riflettere su tutto questo, è importante consigliare alle persone depresse di chiedere aiuto, è importante chiederlo se a soffrirne siamo noi stessi.
Perché di depressione si può guarire, si può tornare a vivere, a virare pensieri ed emozioni, perchè quella volontà e quella determinazione possano tornare a vedere la luce.
“Non c’è notte tanto buia da impedire al sole di risorgere.”

Cosa ne pensate? Lasciateci i vostri commenti, saranno molto apprezzati.